venerdì, Aprile 26, 2024

Capitolo 2 del Case Study CCNA1: Standard dei cablaggi strutturati

Alessandro Pensato
Alessandro Pensatohttp://www.alessandro-pensato.it
Ciao a tutti, sono Alessandro, sono nato a Palermo il 24/01/1983 e vivo a qualche chilometro dalla città. Da anni coltivo la passione per i computer e tutto quello che ci sta attorno, con un occhio di riguardo per il mondo delle reti. Nel 2000 mi avvicino al mondo di Linux e ne resto impressionato da ciò che consente di fare, nonchè alla filosofia dell’opensource. Nel Aprile 2005 ho conseguito la certificazione Cisco CCNA. Da Novembre 2006 sono membro del CUG. Ho completato il corso HP IT Essential I e II e Cisco Network Security. Ho svolto uno stage presso Jump2Future dove mi sono occupato di redigere una ralazione per la realizzazione di un cluster basato su RedHat GFS (Global File System). Lavoro per l’IBIM-CNR di Palermo dal 2002 come tecnico informatico e gestione rete. Sto cominciando ad acquisire conoscenze nel campo del VoIP con software quali Trixbox e Elastix, realizzazione e uso di macchine virtuali basate su VMWare.

Autori: Giuseppe Li Calsi, Bartolo Scola, Alessandro Pensato, Floriana Vaglica, Davide Puleo, Roberto Indemburgo.

Introduzione

Esiste uno standard mondiale per tutto ciò che concerne le apparecchiature e i materiali da utilizzare per il cablaggio e per la realizzazione delle reti di comunicazione. In particolare per Standard si intende tutta una serie di regole e procedure largamente utilizzate e ufficialmente specificate al fine di offrire il cosiddetto modello di eccellenza. Questi standard sono costantemente rivisti e periodicamente aggiornati per rimanere al passo con le nuove tecnologie. Sono molte le organizzazioni che tentano di sviluppare uno standard universale; tali organizzazioni sono ad esempio, la IEEE, l’ISO, e la IEC e includono membri provenienti da più nazioni.

TIA e EIA

Le Telecommunications Industry Association (TIA) e Electronic Industries Alliance (EIA) sono associazioni commerciali che sviluppano una serie di Standard per il cablaggio delle LAN; si fa presente inoltre che sia TIA che EIA sono accreditate dall’ American National Standards Institute (ANSI).

CENELEC

Il comitato europeo per la normalizzazione elettrotecnica (CENELEC) è stato istituito come organizzazione senza scopo di lucro secondo legge belga in 1973. CENELEC sviluppa i campioni elettrotecnici per la maggior parte di Europa. CENELEC funziona con 35.000 esperti tecnici da 22 paesi europei per pubblicare i campioni per il mercato europeo. CENELEC e la Commissione elettrotecnica internazionale (IEC) funzionano a due livelli differenti.

ISO

L’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO) è costituita dalle organizzazioni nazionali di standardizzazione di oltre 140 paesi, compreso l’ANSI. L’ISO è un’organizzazione non governativa che promuove lo sviluppo della standardizzazione e delle relative attività. Il suo risultato più significativo può essere il modello di Open Systems Interconnection (OSI), ossia un’architettura standardizzata per il disegno di rete.

Regolamenti U.S.

Alcuni progetti di rete richiedono un permesso al fine di accertarsi che il lavoro venga svolto correttamente. Tutte le regolamentazioni edilizie di base in ogni parte gli Stati Uniti possono essere comprate dalla Conferenza Internazionale di Funzionari Edilizi (ICBO). I codici di costruzione includono CABO, ICBO, BOCA, SBCCI, ed ICC. L’imposizione di una regolamentazione edilizia varia dalla città, dalla contea, o dallo stato. I progetti all’interno di una città sono generalmente presi in considerazione dalle agenzie di città, mentre quelli fuori città sono coperti dalle agenzie di contea. Violare questi regolamenti può avere come conseguenza pene costose ed un incremento sostanziale dei costi di progetto.

Evoluzione degli Standard

L’evoluzione tecnologica è un fenomeno in continua crescita, e ci si può accorgere di ciò notando l’incremento della velocità di banda che è avvenuto per quanto riguarda i cablaggi; si partiva da una velocità di 10 Mbps, e si è arrivati a velocità di100, 1000 o più Mbps. Tali prestazioni vengono ottenute e migliorate utilizzando tipologie di cavi particolari. Per i nuovi cablaggi adesso vengono utilizzati i cavi LAN di categoria 3 a 100 Ohm, di categoria 5e e 6; i cavi di categoria 5 non sono più raccomandati per le nuove installazioni. La lunghezza accettabile dei cavi all’interno della stanza di telecomunicazioni è cambiato da una lunghezza massima di 6 m. (19.7 piedi) a 5 m. (16.4 piedi). La lunghezza accettabile massima di un cavo all’interno della zona di lavoro è cambiato da 3 m. (9.8 piedi) a 5 m. (16.4 piedi). La distanza orizzontale massima di segmento è ancora di 90 m. (295 piedi). I cavi sono elementi critici all’interno di un sistema di rete, per questo i progettisti di rete sono fortemente incoraggiati ad acquistare cavi precostituiti e quindi già testati.
I cavi di categoria 6 rispetto ai cavi di categoria 5 offrono:

  • Compatibilità totale con le categorie sottostanti; questo significa che un qualsiasi componente in Cat. 6 può essere assemblato in reti di categorie inferiori.
  • costituzione di uno standard aperto che consente di assemblare componenti (plug, patch panel, patch cord, cavi) di case produttrici diverse.
  • interoperabilità dei plug (connettore maschio) e jack (connettore femmina); a livello meccanico e strutturale la coppia plug-jack si presenta compatibile con il modello plug RJ-45.
  • determinazione delle specifiche strutturali ed elettriche che la rete deve possedere.
  • modalità di test e di certificazione dell’infrastruttura di rete.
  • raddoppio della banda passante (200 MHz) del canale di comunicazione rispetto ai 100 MHz consentiti nella Categoria 5.
  • tutti i singoli componenti sono testati per una frequenza di 250 MHz.

Subito dopo i cavi di categoria 6 troviamo quelli di categoria 7 che offrono più elevate prestazioni e sono completamente schermati, al fine di limitare la diafonia fra tutti gli accoppiamenti. Gli standard dei cablaggi strutturati continueranno ad evolversi, e l’obiettivo sarà quello di supportare le nuove tecnologie su i sistemi di trasmissione dati, come ad esempio:

  • la telefonia IP ed il Wireless devono utilizzare una alimentazione che possa sostenere anche i telefoni IP e gli Access Points.
  • l’area di deposito di rete (SAN), che utilizza una capacità di trasmissione Ethernet di 10 GB.
  • Metro Ethernet “ultimo miglio”, soluzioni che richiedono l’ottimizzazione della distanza e della larghezza di banda.

Lo standard di Power of Ethernet (PoE) è in fase di sviluppo e sarà disponibile nell’immediato futuro. In pratica il segnale Ethernet passante porta con sè anche una certa potenza di corrente tale da poter alimentare i telefoni IP o gli Access Points collegati alla rete stessa; ciò ovviamente comporta un notevole risparmio sui costi, la possibilità di non utilizzare le prese a muro di corrente alternata ed un più semplice schieramento delle periferiche senza fili da collegare.

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