venerdì, Marzo 29, 2024

La banda larga come investimento e non come spesa: qualcuno lo capisce!

Federico Lagni
Federico Lagnihttps://www.areanetworking.it
Appassionato di innovazione in tutte le sue forme, è fondatore e CEO di AreaNetworking.it, uno dei maggiori punti di riferimento online del settore ICT. E' anche fondatore ed Event Director di alcune importanti conferenze, come Crypto Coinference, la più importante conferenza dedicata alle criptovalute e la blockchain, e il GDPR Day, una conferenza molto verticale dedicata appunto al GDPR ed alla Data Protection. Inoltre, è fondatore e Presidente di Tesla Club Italy, il primo club Tesla italiano e tra i primissimi al mondo. Al tempo stesso, è anche fondatore e CEO di Enerev, la prima azienda italiana specializzata nel noleggio a breve termine di auto Tesla, nonché società di formazione e di riferimento per diverse soluzioni dedicate alla mobilità elettrica. Partecipa ad eventi e conferenze come speaker e formatore.

fibra_ottica-300x198 Perfortuna è così. Qualcuno è in grado di vedere le cose con una mentalità che permetta di percepire e considerare la banda larga non una spesa, un costo, un “dispendio” bensì un investimento che, in un momento come questo a maggior ragione, può essere davvero molto utile.
Dopo lo stop di Gianni Letta, qualcuno ha detto la sua e si è fatto sentire e stranamente, dico io, a farlo è stato anche un politico: Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo Economico.

Lo stop c’è stato per un cambio di priorità. Sembra che la crisi continui ad avere quell’influenza sufficientemente negativa tanto da creare agitazione e terrorismo. Quell’agitazione e nervosismo che spesso fa fare scelte dettate dalla paura. Scelte che posso essere scambiate come “prudenti” ma che in realtà frenano ancora di più le attività economiche. L’esempio lampante è proprio questo: come si può bloccare, causa crisi, una fonte d’innovazione?

L’espansione della banda larga porterebbe a migliaia e migliaia di nuovi posti di lavoro, senza contare ciò che potrebbe migliorare, globalmente e singolarmente, nel nostro paese. Nel complesso tutta questa vicenda la ritengo un po’ ridicola. “False” promesse, rinvii, visioni politiche contrastanti. Parole, parole, tante parole ma pochi fatti.

A tal proposito vi segnalo un ottimo articolo di Guido Scorza: http://www.guidoscorza.it/?p=1246. Vengono messi in evidenza i punti assai poco convincenti di tutta la questione. Il fatto che nell’articolo 1 della legge numero 69 di Giugno scorso non si parla di 800 milioni di euro ma di massimo 800 milioni di euro, parolina magica che consentirebbe un domani e in tutta tranquillità, a qualche altro signore, di mettere a disposizione ben meno di quella cifra. Questo ne è solo un esempio. Leggete l’articolo per informarsi anche degli altri punti.

Articoli correlati

Non perdere il lancio online della Community GDPR Day: 26 marzo 2024

La sicurezza dei dati e delle informazioni non è più un'opzione, ma una necessità imprescindibile. Lo dimostrano i tanti attacchi informatici che, con frequenza...

Digital Transformation


 

Noleggia una Tesla per il tuo evento ICT!

Categorie