martedì, Dicembre 10, 2024

La struttura asimmetrica delle certificazioni Cisco

Federico Lagni
Federico Lagnihttps://www.areanetworking.it
Appassionato di innovazione in tutte le sue forme, è fondatore e CEO di AreaNetworking.it, uno dei maggiori punti di riferimento online del settore ICT. E' anche fondatore ed Event Director di alcune importanti conferenze, come Crypto Coinference, la più importante conferenza dedicata alle criptovalute e la blockchain, e il GDPR Day, una conferenza molto verticale dedicata appunto al GDPR ed alla Data Protection. Inoltre, è fondatore e Presidente di Tesla Club Italy, il primo club Tesla italiano e tra i primissimi al mondo. Al tempo stesso, è anche fondatore e CEO di Enerev, la prima azienda italiana specializzata nel noleggio a breve termine di auto Tesla, nonché società di formazione e di riferimento per diverse soluzioni dedicate alla mobilità elettrica. Partecipa ad eventi e conferenze come speaker e formatore.

Cisco Systems, negli ultimi 2 anni, ha apportato numerose ma soprattutto frequenti variazioni al suo Certifications Path lasciando, obiettivamente parlando, qualche dubbio e incertezza e dando adito a discussioni e considerazioni sulle modifiche apportate ma soprattutto su quelle che effettivamente dovevano/potevano essere fatte.

Vediamo, velocemente, come risulta essere ad oggi il Certifications Path:
Certificazioni Cisco

Personalmente, penso possa essere strutturato in maniera diversa. La causa, probabilmente, è la mia pignoleria e (forse estrema?) simmetricità con la quale, spesso, affronto certi concetti.

Dallo schema soprariportato, è ben evidente che non vi è una omogeneità nei rapporti tra i livelli di certificazione (Entry, Associate, Professional ed Expert) e i sette percorsi tematici. In che senso? Vediamolo affrontando tutti e quattro i livelli.

Entry Level

Partendo dal basso, troviamo (per tutti i Path tematici) la certificazione CCENT (Cisco Certified Entry Networking Technician). E’ stata introdotta recentemente e la motivazione di questa azione ritengo risieda in strategia di Marketing, anche se non totalmente. Più che mai, nel settore IT, i percorsi di certificazione e formazione devono essere aggiornati tant’è che Cisco lo sta facendo frequentemente.

L’aumento di corposità di alcuni argomenti e l’introduzione di altri rende necessari alcuni ritocchi od implementazioni ai percorsi formativi tanto da portare anche a sostanziosi aggiornamenti proprio come l’introduzione di una nuova certificazione. La CCENT, ad esempio, va ad aggiungere un altro scalino alla piramide delle certificazioni Cisco. Perchè?

Semplice: all’aumentare del tempo aumentano anche i certificati tanto da arrivare alla saturazione e alla perdita di valore delle rispettive certificazioni. Si sa, meno una cosa è rara e meno vale. Ricordo, infatti, il valore che aveva un certificato CCNA circa 5 anni fa. Ben diverso dal valore attuale.

La CCENT, quindi, non fa altro che spostare di un’unità il primo passo da compiere per conseguire una certificazione Cisco. In generale, penso che la necessità di Cisco, come quella di qualsiasi altro vendor che possieda un percorso di certificazione, sia quella di diluire, appunto, su più scalini i propri certificati. In futuro, infatti, Cisco potrebbe creare un percorso al di sopra addirittura della CCIE poichè questa, prima o poi, sarà inflazionata dal grande numero di certificati CCIE. Per fortuna, ad oggi, siamo ancora ben distanti da questa situazione (In Italia, ad esempio, sono presenti solo 200 CCIE). (Qualcuno sicuramente penserà “Sì, in Italia è normale… – Ndr)

Qualcuno di voi in questo momento starà però pensando anche che la CCENT non è, fino a prova contraria, un requisito per conseguire la CCNA e che quindi essa possa essere tranquillamente “ignorata”. Questo è indubbiamente vero fino a quando, almeno, Cisco non renderà la CCENT un requisito per la CCNA.

Associate Level

Facendo sempre riferimento allo schema di cui prima, noterete come l’Associate Level sia disomogeneo nella stessa nomenclatura e, di conseguenza, anche nella forma e, in parte, nei contenuti. Mi chiedo, ad esempio, perchè solo certi percorsi tematici debbano avere il proprio dedicato nome di tipo CCxA dove la x indica l’argomento. Notate, ad esempio, la CCNA per il Networking, la CCDA per il Design e… basta. La certificazione Associate per la Security si chiama CCNA Security. Stessa cosa per il Wireless e il Voice. Non potevano essere chiamate CCSA, CCWA e CCVA? Per il percorso Service Provider, invece, non esiste una certificazione dedicata di livello Associate mentre per la Storage è stata scelta la CCDA come certificazione Associate.

Professional Level

Il Professional Level è già più simmetrico, eccezione fatta per il percorso Storage e Wireless. Per quanto riguarda quest’ultimo, Cisco sta lavorando per rilasciare la relativa certificazione che, in virtù proprio di questo post, sperò chiamerà CCWP. Alcune voci, provenienti da un noto Cisco Learning Partner, dicono che la certificazione sarà rilasciata verso Settembre/Ottobre 2009 e proprio con questo nome.

Per quanto concerne lo Storage, invece, la certificazione di intramezzo (anche se con l’introduzione dell’Entry Level non potremmo più chiamarla così) è la CCNP mentre, per il livello superiore, esiste la CCIE Storage. La domanda che mi sorge spontanea è: perchè non esiste un gradino Professional per la parte Storage? Probabilmente perchè non vi è una sufficiente quantità di conoscenze che giustifica la creazione di una certificazione a parte. Non per niente, infatti, della Storage non vi è nemmeno l’Associate. La differenza, evidentemente, sta solo spesso in conoscenze di tipo specialistico.

Expert Level

Nell’Expert Level tutte le certificazioni si chiamano CCIE seguito dalla specializzazione (CCIE Routing&Switching, CCIE Service Provider, etc). La “I” di CCIE significa Internetworking e anche qui ci sarebbe da chiedersi perchè non abbiano mantenuto l’uso della terza lettera a seconda della specializzazione. Fin dall’inizio, almeno, perchè forse qualcosa si sta muovendo visto che la certificazione di livello Expert per il Design è stata etichettata come CCDE e non CCIE Design.

Conclusioni

Non vorrei che quanto detto risulti essere riferito solamente a questioni di immagine e forma del Certifications Path. Sostanzialmente, credo che dal momento in cui esso presenti varie asimmetricità (mi venga passato l’utilizzo di questo termine), in futuro potremmo essere testimoni di un sostanziale cambiamento nell’organizzazione di tutto il Certifications Path stesso, il tutto accompagnato anche dal naturale cambiamento dei percorsi tematici visto il costante mutamento ed innovazione del settore IT.

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